Masterclass di Chitarra - MAXIMO DIEGO PUJOL

Venerdì 6 giugno avrà inizio una masterclass di chitarra del M° Máximo Diego Pujol.

Referente-docente dell'iniziativa: prof. Giorgio Mirto (giorgio.mirto@consli.it)
 

Orari della masterclass

Venerdì 6 giugno 2025
dalle 9:00 alle 14:00 -  MASTERCLASS - Auditorium C. Chiti
ore 18:30 - CONCERTO DI INIZIO MASTERCLASS DEL M° MAXIMO DIEGO PUJOL
Auditorium "C. Chiti" - ingresso libero
 
Sabato 7 giugno 2025
dalle 9:00 alle 18:00 - MASTERCLASS - AULA 7
 

 
 

Info e costi

•  Partecipazione gratuita per gli studenti del Conservatorio "P. Mascagni" e per gli iscritti ai Conservatori e Licei musicali della Toscana.
•  Quota di frequenza per partecipanti esterni: €50 giornalieri.
•  Quota per uditori esterni: €20 giornalieri
 
 
Per il pagamento, è necessario collegarsi al portale di pagamenti online integrato con pagoPA e navigare alla seguente sezione: Esegui pagamento → Altri pagamenti → Tassa di frequenza per masterclass, seminari e laboratori musicali
 
Indicare nella causale il proprio Nome e Cognome e il nome della masterclass.
 
 
Scarica qui il modulo di iscrizione da inviare alla mail segreteria@consli.it insieme alla ricevuta del pagamento tramite pagoPA.
 
 

Máximo Diego Pujol

Máximo Diego Pujol è nato nel 1957, nel tranquillo quartiere di Villa Pueyrredón, a Buenos Aires, in Argentina.
Tutto ebbe inizio il giorno in cui scoprì di avere una "chitarra nell'armadio" a casa. Non poteva essere altrimenti in una casa dove il tango aleggiava quasi costantemente nell'aria. Quella chitarra era l'unica cosa rimasta dell'antica e intima vocazione di suo padre per il canto dei tanghi, un'attività che aveva esercitato professionalmente in gioventù e con la quale continuava a deliziare i pazienti del suo studio dentistico e la sua famiglia nella vita di tutti i giorni. Questa scoperta, unita al desiderio del padre di riascoltare la sua chitarra, spinse Máximo, di otto anni, a iniziare a prendere lezioni di chitarra da Don Gaspar Navarro, paziente, vicino e amico del padre, insegnante di strumento per tutti i bambini del quartiere e interprete di tango e milonga come nessun altro. Così, all'età di nove anni, tenne il suo primo recital nella cittadina di Villa Martelli. Pochi mesi dopo, decise di sorprendere sua madre per il suo compleanno con una zamba scritta apposta per lei. La complicità del padre e la profonda emozione della madre fecero sì che la chitarra non lo abbandonasse mai più.
Queste esperienze plasmarono definitivamente la vocazione musicale di Máximo, che allo stesso tempo sentì un'irrefrenabile voglia di continuare a catturare le sue esperienze nelle sue composizioni.
Iniziò poi a seguire le lezioni di Alfredo Vicente Gascón, lezioni che rafforzarono ulteriormente la sua vocazione, fino al punto di partecipare, insieme al suo professore, a un gruppo di studio con Abel Carlevaro.
Dopo essersi diplomato al liceo, Máximo si ritrova ad affrontare lo stesso dilemma di suo padre: musica o una carriera tradizionale. All'inizio, entrambe le opzioni, finché, dopo anni estenuanti di convivenza con matematica e chitarra, quest'ultima ha trionfato.
Contemporaneamente, decise di iscriversi al Conservatorio Provinciale Juan José Castro e di seguire lezioni private di Armonia e Composizione con Leónidas Arnedo. Queste lezioni si tenevano in orari impegnativi, poiché non solo studiava costantemente, ma lavorava anche ogni giorno per guadagnarsi da vivere.
Senza dubbio, la sua decisione fu corretta, poiché una delle sue prime opere, “Sonatina” , scritta per l’esame finale del corso di Morfologia al Conservatorio, ottenne il 1° premio in prestigiosi concorsi in Argentina, così come una giuria internazionale composta -tra gli altri- da Leo Brouwer, gli assegnò il 1° premio al Carrefour Mondial de la Guitare in Martinica.
Suonando tanghi e milonghe, ha girato i locali notturni di Buenos Aires come solista e accompagnatore. Ha fatto parte di vari duo, trii e quartetti con un fermo impegno nell'approfondire il linguaggio del tango, un obiettivo ulteriormente arricchito dalla condivisione di molte di queste esibizioni nello stesso spettacolo con figure come José Colángelo, Héctor Stamponi, Horacio Ferrer, Jorge Sobral, Rubén Juárez, Mariquena Monti, Néstor Marconi e Roberto Goyeneche. Allo stesso tempo, si è dedicato allo studio e all'analisi dell'opera di grandi compositori di tango tradizionale come Juan Carlos Cobián, Osvaldo Pugliese, Julián Plaza e Horacio Salgán, e di compositori di tango d'avanguardia come Astor Piazzolla.
Fin dai suoi primi passi da professionista, e fino a oggi, Pujol ha lavorato per una fusione sempre più integrata tra il linguaggio del tango e il pensiero accademico formale. Si tratta di una ricerca "pensata" sulla chitarra, frutto di uno studio consapevole, quasi ossessivo, dell'opera di Heitor Villa Lobos e Leo Brouwer, che hanno aperto una pagina nella storia della chitarra includendo le sue risorse strumentali nella loro musica come parte fondamentale del loro stile, generando un inconfondibile "linguaggio chitarristico".
Oggi le opere di Máximo D. Pujol vengono eseguite e registrate da musicisti di tutto il mondo e sono oggetto di studio in masterclass e conferenze nei più prestigiosi festival internazionali dedicati al suo strumento.

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