MASTERCLASS RISONANZE ELETTRONICHE - Ciro Longobardi e Roberto Doati

Giovedì 18 settembre 2025 presso l'Auditorium "C. Chiti" del Conservatorio si terrà una masterclass dal titolo Risonanze elettroniche. Creazione di reciprocità fra scrittura strumentale e scrittura elettronica con Ciro Longobardi e Roberto Doati
Referente-docente dell'iniziativa: prof. Fabio De Sanctis De Benedictis (fabio.desanctis@consli.it)
Tale iniziativa è finanziata dal progetto PRO-BEN, promosso dal Ministero dell'Università e della Ricerca, con Decreto Direttoriale del 25 luglio 2023, n. 1159, finanziato con risorse a carico del Fondo integrativo speciale per la ricerca (FISR), in linea con quanto previsto dal D.lgs 5 giugno 1998, n. 204 il quale, al comma 3 dell'articolo 1, dispone che: "Specifici interventi di particolare rilevanza strategica, indicati nel PNR e nei suoi aggiornamenti per il raggiungimento degli obiettivi generali, sono finanziati anche a valere su di un apposito Fondo interativo speciale per la ricerca (FISR), [...]".
Orari della masterclass
Giovedì 18 settembre 2025, presso l'Auditorium "C. Chiti"
- - dalle 15:30 alle 17:30 - MASTERCLASS
- - ore 18:00 - CONCERTO (in collaborazione con la rassegna Suoni Inauditi XIII ed.)
Info e costi
• Partecipazione gratuita per gli studenti del Conservatorio "P. Mascagni" e per gli iscritti ai Conservatori e Licei musicali della Toscana.
• Quota di frequenza per partecipanti esterni: €50 giornalieri.
• Quota per uditori esterni: €20 giornalieri
Per il pagamento, è necessario collegarsi al portale di pagamenti online integrato con pagoPA e navigare alla seguente sezione: Esegui pagamento → Altri pagamenti → Tassa di frequenza per masterclass, seminari e laboratori musicali
Indicare nella causale il proprio Nome e Cognome e il nome della masterclass.
Scarica qui il modulo di iscrizione da inviare alla mail segreteria@consli.it insieme alla ricevuta del pagamento tramite pagoPA.
I seminari
Strategie per un approccio sano allo studio e all'esecuzione dei Klavierstücke di Karlheinz Stockhausen
di Ciro Longobardi
I lavori di Stockhausen si pongono in netta discontinuità con la scrittura pianistica della prima metà del ventesimo secolo, memore di un'eredità ottocentesca declinata secondo estetiche diversificate. I Klavierstücke inventano una nuova relazione mano-tastiera e richiedono un approccio totalmente diverso alla lettura e alla memorizzazione. Questo seminario intende proporre un metodo per affrontare nella maniera più sana lo studio e la performance di questi importanti lavori.
Autoanalisi di un processo creativo nella musica acusmatica utilizzando come modello i primi 8 Klavierstücke di Karlheinz Stockhausen
Di Roberto Doati
Osservazione e autoriflessione sono alla base sia del processo di connessione personale-culturale che del processo creativo. Attraverso numerosi esempi sonori si descriverà un percorso di composizione di opere acusmatiche che parte dall’idea di considerare la Storia della Musica Elettronica come disciplina speculativa. Se Stockhausen considerava i suoi primi Klavierstücke degli schizzi per opere elettroniche, allora posso immaginare, componendole, musiche elettroniche strutturalmente e formalmente ‘guidate’ dai suoi pezzi per pianoforte.

Ciro Longobardi
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Ciro Longobardi, finalista e miglior pianista presso il Concorso Gaudeamus di Rotterdam nel 1994, Kranichsteiner Musikpreis nell’ambito dei Ferienkurse di Darmstadt nello stesso anno, ha suonato per Milano Musica, Ravenna Festival, Aperto Reggio Emilia, Angelica Bologna, Traiettorie Parma, Rai Nuova Musica Torino, Ente Teatro San Carlo e Associazione Scarlatti Napoli, Accademia Chigiana Siena, INA GRM Parigi, Ente Teatro Massimo Palermo, Unerhörte Musik Berlino, Saarländischer Rundfunk Saarbrücken, ZKM Karlsruhe, Biennale di Venezia, Guggenheim Museum New York, IIC di Stoccarda, Strasburgo, Tokyo, Festival di Salisburgo.
Ha registrato per Stradivarius, Limen, Mode Records, RAI Trade, Die Schachtel, Kairos. Tra i premi ricevuti, un Coup de Cœur de Radio France (settembre 2011), un Premio Speciale della Critica (Musica e Dischi) e un Premio Nazionale del Disco (Amadeus 2012-2013) per l’integrale delle opere pianistiche di Ivan Fedele (Limen); un CD del mese e una candidatura al Premio Nazionale del Disco (Amadeus 2012-13) per Electronic Music for Piano (Stradivarius) di John Cage realizzata in duo con Agostino Di Scipio.
La sua registrazione dei Notturni completi (con Gaspard de la Nuit di Ravel, per Stradivarius) è stata menzionata dalla prestigiosa rivista inglese Gramophone tra le tre pubblicazioni di riferimento per l’opera di Salvatore Sciarrino. La sua registrazione integrale del Catalogue d’Oiseaux di Messiaen (Piano Classics) ha vinto il Premio Abbiati del Disco come migliore pubblicazione di repertorio solistico del 2018-19 e ha ottenuto recensioni entusiastiche, tra cui una valutazione da 5 stelle dalla rivista francese Diapason.
Oltre che per le collaborazioni con i maggiori compositori italiani, l’attività di Ciro Longobardi si è caratterizzata nel tempo per le proposte pionieristiche sulla diffusione del grande repertorio internazionale nel nostro paese. Ha infatti eseguito in prima italiana le opere pianistiche complete di Galina Ulstvolskaja (CIMS Palermo, 1996), l’Emerson Concerto di Charles Ives nella ricostruzione di David Porter (Orchestra Guido Cantelli, direttore Alberto Veronesi, 2000), Synaphaï di Iannis Xenakis per pianoforte e 86 musicisti (Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, direttore Pascal Rophé, 2012).
Nel triennio 2020-22 Ciro Longobardi è stato protagonista della prima integrale italiana della musica per pianoforte solo di Messiaen, a Reggio Emilia per il Festival Aperto. All’integrale della musica di ispirazione ornitologica, eseguita a novembre 2020 durante la pandemia – a porte chiuse e in live streaming – hanno fatto seguito le opere giovanili e ritmico-seriali complete, presentate nell’ottobre 2021. Il progetto si è concluso a inizio novembre 2022 con l’esecuzione dei Vingt Regards sur l’Enfant- Jésus. Prosegue parallelamente la realizzazione della medesima integrale in disco, sempre per l’etichetta olandese Piano Classics, la cui conclusione è prevista entro il 2023.
Ciro Longobardi è pianista dell’Ensemble Prometeo di Parma, membro fondatore e direttore artistico del collettivo Dissonanzen di Napoli. Insegna presso il Conservatorio “G. Martucci” di Salerno.
Roberto Doati
Inizia la sua attività musicale all’età di 18 anni passando in pochi anni dall’improvvisazione libera (contrabbasso) alle esperienze di tape music. Abbandonati gli studi scolastici, frequenta casualmente un corso di Storia dell’Arte Contemporanea con Germano Celant. Dal 1974 al 1980 è assistente di Ida Gianelli presso Samangallery, punto di riferimento dell’arte contemporanea nella Genova degli anni ’70. Ha così modo di lavorare con artisti quali Joseph Beuys, Alighiero Boetti, Daniel Buren, Rebecca Horn, Sol Lewitt, Maria Nordman, Claes Oldenburg, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Jack Smith, Lawrence Weiner. Nel 1977 decide di frequentare il corso di musica elettronica tenuto da Albert Mayr presso il Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze”, dove ha modo di avvicinarsi all’uso del computer grazie all’insegnamento di Pietro Grossi presso la Divisione Musicologica del CNUCE di Pisa. Nel 1979 si trasferisce a Venezia dove porta a termine gli studi con Alvise Vidolin presso il Conservatorio “Benedetto Marcello”. Nello stesso anno inizia la sua attività di compositore e ricercatore presso il Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova dove tiene diversi seminari. Dal 1983 al 1993 collabora con il Settore Musica (in particolare con Mario Messinis) e il Laboratorio di Informatica Musicale della Biennale di Venezia (L.I.M.B.) per la cura di pubblicazioni e l’organizzazione di diverse iniziative fra cui l’esposizione “Nuova Atlantide. Il continente della musica elettronica” insieme ad Alvise Vidolin. Dal 1988 al 1993 ha insegnato Informatica Musicale presso la Scuola di Musicologia e Pedagogia Musicale dell’Università di Macerata in Fermo. Dal 1990 insegna Musica Elettronica in vari Conservatori. Alla fine degli anni ’90 tiene periodicamente corsi e concerti in Argentina. Nel 2010 è stato supervisore per la International Summer School in Systematic Musicology all’Università di Jyväskylä (Finlandia). Dal 2005 è collaboratore artistico del centro di ricerca internazionale Casa Paganini-InfoMus Lab e dal 2005 al 2017 è stato docente di Musica Elettronica presso il Conservatorio “Niccolò Paganini” di Genova; fra i numerosi progetti ideati e realizzati con i suoi allievi sono da ricordare Der Klang der Südens Un viaggio attraverso suoni, parole, musica (tre Hörspiele in collaborazione con Goethe Institut, Miso Music Portugal, Escola Superior de Música de Catalunya, 2010-11) e Galata Electroacoustic Orchestra (GEO) (coordinatore Lifelong Learning Programme IP, in collaborazione con Istanbul Bilgi Üniversitesi, Istanbul Teknik Üniversitesi, Universitat Pompeu Fabra, Conservatorio di Musica “G. Pierluigi Da Palestrina”, 2013) con cui si è esibito al Festival di Musica Contemporanea de La Biennale di Venezia nel 2014 dirigendo, insieme al collega Tolga Tüzün, Compasso da navegare che ha ricevuto il XXXIV Premio della critica musicale “Franco Abbiati”. Nel 2020 conclude la sua carriera al Conservatorio “Giuseppe Nicolini” di Piacenza.
Ha fatto parte del comitato scientifico del Gruppo di Analisi e Teoria Musicale (GATM) dalla fondazione fino al 2000. Analisi di opere sue e di autori storici sono state pubblicate dalle riviste Perspectives of New Music, Interface, Sonus, Quaderni di M/R, Musica/Tecnologia e dagli editori Laterza, ERI-La Biennale di Venezia, Mimesis.
Le sue opere gli hanno valso riconoscimenti internazionali, a partire dalla selezione Opera Prima (Teatro La Fenice, 1981) con Gioco di velocità per suoni sintetici (incisa da Edipan). Nel 1992 realizza Donna che si copre le orecchie per proteggersi dal rumore del tuono, un lavoro per flauto e suoni sintetici (inciso da Roberto Fabbriciani per Edipan e premiato da Ars Electronica, Linz) su richiesta del Festival Spaziomusica. In occasione del 46.o Festival Internazionale di Musica Contemporanea (1995) La Biennale di Venezia gli commissiona un’opera per voce ed elettronica, L’olio con cui si condiscono le parole eseguita da Marianne Pousseur. Nel 1997 viene invitato presso il Centre de Recherches et de Formation Musicales de Wallonie di Liegi per comporre la serie Felix Regula (I-V) per violino/viola, flauto, clarinetto, nastro e live electronics, eseguita al Festival Ars Musica di Bruxelles (la IV è incisa da Cybele-DEGEM). bastone armonico per violino, bastoni da pioggia e sistema interattivo, realizzato durante una residenza presso la Bogliasco Foundation, viene presentato nel 1999 al Teatro Carlo Felice di Genova da Marco Rogliano e Alvise Vidolin. Nel 2001 ottiene una borsa dalla Rockefeller Foundation per comporre L’apparizione di tre rughe per chitarre, elettronica e sistema interattivo EyesWeb, incisa da Elena Casoli per Stradivarius. Nel 2002 il Teatro La Fenice presenta presso il Teatro Malibran “Per voce preparata” (progetto di Doati e Pachini), messa in scena di opere per voce sola (Anna Clementi) o con video ed elettronica fra cui la sua Allegoria dell’opinione verbale per attrice (Francesca Faiella), elettronica e sistema interattivo EyesWeb su testi di Gianni Revello. Con i colleghi Paolo Pachini ed Emanuele Pappalardo cura nel 2003 la realizzazione del ciclo elettroacustico “Sopra i monti degli aromi” su testi tratti dal Cantico dei cantici per l’ Ensemble Vocale Oktoechos. Nel 2005 la fondazione americana MacDowell Colony gli assegna una borsa di residenza per la composizione di Un avatar del diavolo, opera di teatro musicale commissionata da La Biennale di Venezia per il Festival di Musica Contemporanea. Nel 2008 è compositore residente presso il Kulturhuset USF di Bergen (Norvegia) dove realizza Stecche (pianoforte, iperviolino e live electronics). La sua esperienza audiovisiva include Sindrome scamosciata per video e live electronics (2008-2009), La scala non procede oltre (2009), Noli me tangere (2010). Dal 2013 si occupa di estetica del gusto producendo videomusiche quali Seppie senz’osso (video: Paolo Pachini), Il suono bianco (video: Maurizio Goina), Il suono rosso (video: Ivan Penov). Nel 2020 ha iniziato una serie di opere elettroniche ispirate da composizioni pianistiche degli anni ’50: i Klavierstücke di Karlheinz Stockausen (Studi I-VIII, 2020-2021) e Music of Changes di John Cage (Teoria e pratica del cambiamento, 2022).